Obiettivo 2022. L’autosufficienza di plasma in Italia
In un nostro recente articolo abbiamo parlato dei principali obiettivi del Sistema Sanitario Nazionale, in tema di raccolta di emocomponenti per l’anno 2022. In quella occasione si era parlato anche di emocomponenti, come il plasma, importante per la produzione di farmaci MPD (Medicinali Plasma Derivati).
A seguito dell’avvento della pandemia, e delle cronache che hanno interessato il plasma iperimmune come prima terapia di contrasto , il 2021 è trascorso all’insegna della sensibilizzazione sul tema dell’autosufficienza, in protezione di tutti quei pazienti che vivono vite migliori grazie ai farmaci derivati dal plasma e che, in caso di carenza, si troverebbero in enorme difficolta.
Ma quale è la situazione in Italia ad oggi e perché si parla tanto di autosufficienza?
Dai dati aggiornati di raccolta e di produzione dei Medicinali Plasma Derivati (fonte Centro Nazionale Sangue fig. 1) l’Italia riesce a soddisfare il bisogno dei suoi pazienti per una quota uguale al 70%. Per la restante parte il Sistema Sanitario è costretto a ricorrere al mercato globale e quindi ad acquistare i farmaci che non riesce a produrre da solo.
Questo vuol dire che essere indipendenti dal mercato, non solo significherebbe un risparmi sostanzioso per la spesa pubblica, ma cosa ancora più rilevante i farmaci plasma derivati, riconosciuti dalla Organizzazione Mondiale della Sanità come farmaci essenziali, sarebbero sempre disponibili senza subire oscillazioni di scorte. Una qualunque battuta di arresto, come è stato il Covid-19, nella produzione di questi farmaci, mette in crisi il mercato e con esso gli approvvigionamenti mondiali di prodotti. Altra faccia della stessa medaglia sono le aziende che lavoro il plasma: infatti, nel loro processo di produzione, impiegano quasi un anno a produrre i farmaci dal momento in cui gli viene consegnato il plasma donato. Ecco perché, e qui si rileva in modo lampante, una programmazione efficace e che possa soddisfare l’intero fabbisogno del nostro paese è l’unica via per rendere più sicura la vita di molti pazienti la cui domanda di plasmaderivati segna un incremento del 6-7% annuo.
Ai tavoli delle Istituzioni, in collaborazione con le Federazioni e Associazioni di donatori di sangue e dei pazienti, si è provato a formulare delle ipotesi, anche di spesa, per il raggiungimento dell’autosufficienza che potremmo brevemente riassumere:
1) Potenziamento dei centri trasfusionali pubblici esistenti anche in termini di maggiore disponibilità delle strutture per consentire la donazione;
2) Attivazione di corsi universitari per medici trasfusionisti;
3) Riportare la materia sangue alla centralità dello Stato in funzione di un aggiornamento del sistema.
In fig. 1 i dati ufficiali di raccolta del Plasma in Italia e gli obiettivi divisi per regione.
Dalla figura ripotata possiamo leggere che il Lazio, grazia a tutti i suoi donatori, è riuscito a raggiungere il 78% dell’obiettivo fissato con un conferimento complessivo di 39.170 kg di plasma. Una quota importante ma non ancora sufficiente per raggiungere l’autosufficienza. Servirà lo sforzo di tutti per tagliare, si spera in qualche tempo, questo agognato risultato.
Ricordiamo sempre che per prenotare una donazione in aferesi, è sufficiente chiamare il 328 4986166 (dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 12.30) oppure scriverci tramite il nostro modulo contatti. o alla mail info@gdscarlasandri.it per essere ricontattati dal nostro personale.