Ministero della Salute: quando i donatori saranno vaccinati?
Come abbiamo potuto leggere nei giorni scorsi il CIVIS Nazionale, che raggruppa le 4 grandi sigle del dono del sangue ed emocomponenti nazione AVIS, FIDAS, Croce Rossa Italiana e FRATRES, aveva richiesto un incontro con il Ministro della Salute, l’on. Roberto Speranza, per porre alla sua attenzione diversi punti strategici utili a trattare anche l’accesso alla vaccinazione contro il Covid-19 dei donatori di sangue, e valutare le strategie volte ad evitare possibili carenze di immunoglobuline (IG).
In seguito a diversi solleciti, nel pomeriggio del 22 gennaio scorso, il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, dott. Giovanni Rezza, ha fornito una riposta alle Associazioni e Federazioni del dono e agli Assessori alla Sanità delle Regioni e Provincie Autonome.
Il documento specifica anche la disponibilità del vaccino anti-Covid per:
- il personale sanitario (medici ed infermieri) che svolge l’attività sanitaria di raccolta di sangue ed emocomponenti presso le Unità di raccolta sarà sottoposto a vaccinazione secondo le modalità già individuate per gli operatori sanitari operanti presso le strutture pubbliche o private.
- gli operatori delle Unità di raccolta, i quali collaborano nella gestione dei donatori, possono essere assimilati alla categoria degli operatori da sottoporre prioritariamente a vaccinazione.
Le sopracitate categorie avranno quindi la priorità di vaccinazione e successivamente, con l’aumento della disponibilità dei vaccini si procederà con la vaccinazione delle altre categorie.
Per tali ragioni, e in coerenza con i valori costituzionali della nostra Repubblica, i donatori di sangue potranno essere sottoposti alla vaccinazione anti-Covid in una fase successiva rispetto alle categorie già individuate quali prioritarie, secondo quelle che saranno le indicazioni fornite in ordine alla priorità delle diverse categorie.
Per maggiori informazioni è possibile leggere il documento ufficiale a questo link.