#FIDASLab al via la Formazione 2020
In “Casa FIDAS” il mese di novembre è tutto dedicato alla formazione. Anche quest’anno torna l’appuntamento con il “FIDAS Lab”, il corso di formazione dedicato ai volontari e ai responsabili associativi di tutta Italia che anche quest’anno vorranno aggiornare le loro conoscenze e formare, anche tra i più giovani, i dirigenti associativi di domani.
Una versione tutta nuova quest’anno. A causa della pandemia il corso e i diversi laboratori si svolgeranno esclusivamente in modalità telematica al fine di garantire la sicurezza di tutti i partecipanti e limitare ogni possibile spostamento, assembramento o forma di diffusione del virus. FIDAS Nazionale, attraverso un proprio comunicato stampa ha precisato che: “Essere on-line non rappresenta un limite per i partecipanti.
I docenti dei laboratori, che assicurano la massima disponibilità, guideranno i volontari FIDAS nell’approfondire contenuti e nello svolgere esercizi pratici”.
La mattina del 14 novembre, in forma plenaria, ha visto l’apertura dei lavori con i saluti del Presidente Nazionale Giovanni Musso, il quale ha virtualmente accolto i partecipanti ricordando che: “Il ruolo dei volontari è fondamentale per il nostro Paese, nell’ultimo anno, a causa della pandemia, questa constatazione è diventata evidente e tangibile per tutti. Un’evidenza che ci richiede di continuare a dare testimonianza di un volontariato che si impegna anche nel formarsi, nell’assumersi responsabilità, nell’essere parte attiva di un territorio. Abbiamo bisogno di costruire una realtà più unita, coltivare i semi della solidarietà e della generosità. Abbiamo bisogno di essere in dialogo con le Istituzioni presenti sul territorio e costruire reti con queste. Mi piace pensare che grazie al FIDAS Lab sapremo insieme trovare nuovi modi per rendere tutto questo possibile. “
Intenso ma molto istruttivo è stato l’intervento del dott. Massimiliano Bonifacio, medico ematologo e Consigliere Nazionale FIDAS, che attraverso un linguaggio semplice ha cercato di chiarire alcuni dubbi in merito al rapporto tra donazione e COVID-19 e sulle caratteristiche del plasma iperimmune.
A seguire nella scaletta il Commissario Capo della Polizia di Stato di istanza presso la Questura di Roma, il dott. Ireneo Turco, ha illustrato le specifiche legate all’organizzazione e alla gestione delle manifestazioni pubbliche. A chiusura della giornata il dott. Tommaso Sardelli, docente di Teoria e tecniche di Fotografia e Comunicazione Visiva presso l’Università Pontificia Salesiana, ha illustrato gli strumenti per riunioni e conferenze con i quali in questi tempi abbiamo preso sempre più conoscenza.
Nei prossimi week-end entreranno di scena i laboratori ad approfondimento di specifici argomenti: Content Creation dedicato alla produzione di contenuti social quali post grafiche stories e contenuti per IGtv, Public Speaking rivolto a coloro che si occupano delle presentazioni in pubblico, Progettazione sociale per la redazione di progetti e bandi a tema no-profit, Ufficio Stampa per chi intende affinare le tecniche per la redazione di un comunicato stampa rivolto o organizzare conferenze stampa, Graphic Design per coloro che voglio realizzare grafiche da pubblicare o stampare e ancora il laboratorio Terzo Settore e Gestione della Privacy per coloro che si occupano dell’area amministrativa e legislativa e infine il laboratorio di Gestione degli strumenti per riunioni, conferenze e webinar finalizzato alla conoscenza delle potenzialità e gli strumenti per delle riunioni online efficaci.
La formazione dei Volontari è da sempre un tema caro a FIDAS Nazionale: “Operare nel mondo del volontariato senza una formazione specifica – afferma il consigliere nazionale Mauro Benedetto delegato alla formazione – “oggi è praticamente impossibile. Basta pensare alla massa di normative che il legislatore emana periodicamente e per le quali occorre avere una chiara interpretazione, pena portare fuori assetto la propria Federata. Vi è poi l’importante settore della comunicazione, arma fondamentale per trasmettere i messaggi sul dono, che va aggiornata e modulata continuamente affinché l’informazione passi sempre forte e chiara. Ritengo inoltre che quanto più i nostri quadri saranno preparati e professionali più diventeranno credibili ed ascoltati. Ciò non potrà che portare loro entusiasmo e rendere più leggero il carico del lavoro”.