01 Nov
  • Da Felice Moscato
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Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, dal 23 novembre si inizia!

Il Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS), previsto dall’art. 45 del Codice del Terzo settore, è destinato a sostituire i registri delle APS, delle ODV e l’anagrafe delle Onlus previsti dalle precedenti normative di settore.

Con il decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali , pubblicato nei giorni scorsi, la data del 23 novembre sarà il giorno in cui, nei fatti, verrà avviato il RUNTS, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. A quel punto inizierà il processo di trasferimento delle organizzazioni di volontariato (Odv) e delle associazioni di promozione sociale (Aps) che sono iscritte nei registri regionali, provinciali o nazionali e, una volta concluso questo processo, tutti potranno accedere al RUNTS e consultare atti e informazioni degli Enti del terzo settore iscritti.

Gli Enti finora non iscritti ai precedenti registri potranno richiedere, a partire dal 24 novembre 2021, l’iscrizione nel RUNTS.

Si stima che oltre 90mila enti entreranno nel nuovo Registro già dai primi mesi,  e 177.640 potrebbe essere il numero di quelli che potenzialmente potrebbero decidere di “migrare” come Enti del Terzo Settore. Una fase importante questa per l’attuazione della riforma e per aprirne un’altra per tante organizzazioni.

Ma cosa è il Registro Unico Nazione per il mondo del Terzo Settore e cosa perché è così importante?

Con la legge delega 106/2016, all’interno della quale si esplicavano i principi della riforma del mondo del Terzo Settore, si voleva dare ordine ad un mondo, quello del volontariato, che viveva un contesto di norme spesso incomplete, prive di certezze e ricche di disuguaglianze sul territorio nazionale a tutti i livelli.

Il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore è uno degli strumenti scelti dal legislatore per raggiungere importanti obiettivi tra cui l’omogeneità, la trasparenza e la pubblicità, e per superare la frammentazione derivante dalla presenza di molteplici registri territoriali.

Così, e con no poche difficoltà affrontate durante gli anni, il Legislatore è intervenuto per riorganizzare la complessità di queste norme prevedendo l’implementazione di un apposito registro unico nazionale del Terzo settore (appunto il “RUNTS”) nel quale potersi volontariamente iscrivere. L’iscrizione nel registro rappresenta il momento fondamentale per l’ente che voglia acquisire la qualifica di “ente del Terzo settore” ed è elemento costitutivo della stessa, oltre che strumento per la corretta gestione di tutte le informazioni utili a rendere trasparente e nota ai terzi l’attività e la struttura dell’ente.

È pubblico ed accessibile a tutti gli interessati in modalità telematica.

 

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